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Test di Paternità


Test di Paternità

Il test di paternità si basa sulla regola che ogni persona ha il DNA di suo padre e di sua madre. Il test confronta le particolarità genetiche di ciascun soggetto studiato con quelle degli altri famigliari. Con i test del DNA da noi utilizzati si può attribuire (riconoscimento) o escludere (disconoscimento) la paternità biologica in modo certo, cioè con una probabilità maggiore del 99,97%. La paternità biologica è esclusa nel caso in cui ci siano almeno tre differenze genetiche nel figlio rispetto al presunto padre. La paternità biologica è invece attribuita se vi è concordanza statisticamente significativa tra figlio e presunto padre.

Metodologia del test

Il test di paternità si basa sull’analisi di parti del DNA che variano molto nella popolazione e che permettono ad ogni persona di essere diversa da tutte le altre. A questo scopo si utilizzano i cosiddetti “marcatori polimorfici STR (Short Tandem Repeats)” che sono brevi sequenze di DNA che si ripetono molte volte. Quello che varia tra gli individui è il numero delle ripetizioni. Con particolari tecniche il numero di queste ripetizioni si può misurare: il test standard consiste nella caratterizzazione di 15-16 marcatori STR indipendenti mediante elettroforesi capillare su sequenziatore automatico. Ognuno di questi marcatori è misurato e confrontato con tutti gli altri noti e nel referto finale viene denominato secondo una regola internazionale

L’esempio mostra il risultato dell’analisi di alcuni marcatori per presunto padre, figlio/a e madre. Nel primo caso (riconoscimento), se il figlio ha 19 e 25 per il marcatore FGA e la madre ha il 25, il presunto padre deve avere il 19. Nel secondo caso (disconoscimento), se il figlio ha 21 e 22 e la madre ha 21,il padre non condivide l’altra lunghezza.

Valutando allo stesso modo tutti i marcatori analizzati è possibile riconoscere i marcatori che il figlio condivide con la madre (rosso) e quelli condivisi con il padre (azzurro). Nel primo caso la condivisione con il presunto padre è completa e quindi la paternità biologica è CERTA. Nel secondo caso nessun marcatore è condiviso con il presunto padre e la paternità biologica è ESCLUSA.

Questo fa capire che l’analisi più comoda e sicura si ottiene quando si hanno a disposizione il campioni di DNA di padre, madre e figlio. Quando non si ha a disposizione il DNA materno l’analisi è più lunga e complessa, perché spesso è necessario aumentare il numero di marcatori e quindi aumentare i costi.

Ci sono casi molto particolari in cui il presunto padre è deceduto o altre situazioni complesse da valutare caso per caso, facendo precedere al test uno studio di fattibilità.

Nel nostro laboratorio si utilizzano alternativamente due set di 15 (AmpFℓSTR® Identifiler) e 16 (AmpFℓSTR® NGM SElect™) marcatori STR distribuiti su un ampio pannello di cromosomi umani.

Ciascun set di marcatori è più che sufficiente a dare certezza di attribuzione/esclusione di paternità perché si raggiungono significatività statistiche elevatissime.

In casi particolari, possiamo utilizzare entrambi i set di marcatori polimorfici o aggiungerne ancora altri a nostra disposizione. Questo lavoro consente sempre la definizione di uno specifico profilo genetico virtualmente unico di ogni singolo individuo.

Il referto emesso dal nostro laboratorio ha sempre valore legale (vedi l’esempio di un referto di Riconoscimento/Esclusione di paternità).

Sensibilità del test

Il test di paternità ha una sensibilità superiore al 99,97%

Campione richiesto

Noi effettuiamo, dopo identificazione e autorizzazione di ciascun membro della famiglia, un prelievo mediante tampone buccale o, nei casi in cui possa essere necessario, un prelievo di sangue periferico. Nei minori è sempre necessaria l’autorizzazione di entrambi i genitori o di chi ne eserciti la patria potestà. I prelievi e tutte le procedure analitiche sono sempre contestuali e non effettuiamo in nessun caso il test se i campioni sono prelevati altrove.

Per un test di paternità prenatale è necessario che siano rispettati i principi fondamentali del nascituro ed, in ogni caso, il campione deve essere prelevato per altri motivi. Ad ogni modo, il laboratorio fornirà tutte le indicazioni ed i limiti etici della procedura.

Per test che coinvolgano individui defunti è necessario far precedere al test uno studio di fattibilità, al termine del quale l’esecuzione del test potrà essere accettata o rifiutata.

Tempi di esecuzione del Test

Il tempo richiesto per l’esecuzione del test standard con DNA di padre, madre e figlio è di 10 gg lavorativi. Tempi maggiori e non definibili a priori sono richiesti in tutti gli altri casi

Codici per la richiesta

Il test di paternità non è un test sanitario e non è in convenzione con i Servizi Sanitari Regionali